Parliamo di bambini con Disturbo di Attenzione e Iperattività
Caratteristiche del Disturbo di Attenzione e Iperattività, prognosi e associazione con altri disturbi
Caratteristiche del disturbo. I bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) si differenziano dai bambini vivaci per la pervasività dei sintomi, che sono presenti in tutti i contesti di vita, per la loro intensità (comportamenti superiori a quelli che ci aspettiamo per l'età del bambino) e la loro durata (sono presenti da sempre). I sintomi portano ad una compromissione della capacità di adattamento nelle maggiori aree di vita e causano sofferenza al bambino: è presente una compromissione funzionale, sono compromesse l'area scolastica (per le basse prestazioni in compiti per questi bambini accessibili, dove il risultato della prestazione del bambino dipende dall'on-off dell'attenzione), l'area personale (soprattutto per quanto riguarda l'autostima e la costruzione del sé) e l'area relazionale (famiglia e amici). La difficoltà di controllo del proprio comportamento e delle proprie emozioni porta, come conseguenza, importanti difficoltà relazionali.
L'iperattività si caratterizza per essere afinalistica (non ha obiettivi), disorganizzata e necessaria. L'impulsività si manifesta come motoria (i bambini con ADHD "fanno" prima di aver pensato), cognitiva ( i bambini con ADHD dicono senza pensare), emotiva (i bambini con ADHD hanno esplosioni emotive). Questi bambini si caratterizzano per la delay aversion, cioè la difficoltà/impossibilità di tollerare l'attesa. La difficoltà di attenzione si evidenzia nell'attenzione mantenuta (i bambini con ADHD riescono a stare attenti per brevi periodi di tempo) e in quella selettiva (è ridotta la capacità di selezionare gli stimoli), causando una facile distraibilità.
Prognosi del disturbo. L'ADHD è un disturbo dell'infanzia: con la crescita c'è un'apparente remissione del disturbo e una diminuzione nella gravità della sintomatologia legata alla riduzione degli aspetti comportamentali (l'iperattività e l'impulsività). Tuttavia la maggioranza dei soggetti con ADHD continuano a manifestare un'importante compromissione funzionale come la difficoltà a concentrarsi, a mantenere l'attenzione, a pianificare ed organizzare attività, come ad esempio lo studio, che ci indica che il substrato del disturbo resta. Inoltre se non si riconosce il disagio del bambino con ADHD e non si interviene, con l'aumentare dell'età, possono presentarsi crescenti complicazioni: gli iniziali problemi di apprendimento possono diventare vere e proprie difficoltà, portare a demotivazione e all'allontanamento dal sistema scolastico; le scarse attitudini sociali e la bassa autostima possono portare ad un disturbo oppositivo, ad un disturbo dell'umore o all'abuso di sostanze stupefacenti.
Associazione con altri disturbi. I disturbi che si associano all'ADHD secondo una ricerca di Dell'Agnello et al. (2005) sono: il Disturbo oppositivo provocatorio (64%) e il Disturbo della condotta (25%); il Disturbo d'ansia (55%) e dell'umore (37%); il Disturbo dell'apprendimento (DSA) (42%). Per quando riguarda l'associazione ADHD-DSA si possono presentare diversi quadri che comportano diverse modalità di intervento:
- L'ADHD può favorire la comparsa di difficoltà di apprendimento (DA), che in questo caso sono secondarie: l'inattenzione e l'iperattività potrebbero favorire l'emergenza di difficoltà di apprendimento come nella comprensione del testo o nello svolgimento di compiti complessi come la matematica ad es, non nella lettura. L'impulsività, la difficoltà di controllo e gestione delle risorse cognitive, l'inaccuratezza nello svolgimento dei compiti, problemi di comportamento odisabilità neuropsicologiche settoriali favoriscono difficoltà di apprendimento. In prima battuta si lavora sul'ADHD;
- Un DSA primario può favorire la comparsa dei sintomi dell'ADHD, cioè di un insieme di caratteristiche psico-comportamentali che emergono in seguito alle difficoltà scolastiche e alla demotivazione per lo studio. Si parla in questo caso di"pseudo-ADHD", non è un vero disturbo ADHD. In prima battuta si lavora sul DSA;
- L'ADHD e il DSA sono in comorbilità: è la tipologia combinata, dove i due disturbi sono presenti in concomitanza fin dall'inizio. Secondo una ricerca di Faraone et al. (2001) quando i DSA sono combinati con l'ADHD esiste una possibilità maggiore di fallimento scolastico, di fallimento adattivo e di manifestazione di comportamenti devianti. Secondo Mayes et al. (2000) il DSA che più si associa con l'ADHD è la disortografia (65%).
Autore: Dott.ssa Sara Bradac